Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna

Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna.

E’ questo il tema dell’incontro che si terrà lunedì 15 febbraio 2016 a Cagliari, nell’Aula Magna del Seminario diocesano in via Monsignor Cogoni. In quest’occasione, Regione ed esponenti delle organizzazioni sarde dell’Alleanza contro la povertà in Italia dialogheranno sugli interventi possibili a contrasto della povertà in Sardegna e sulle misure di imminente adozione.

Sin dalla sua nascita nel 2013, l’Alleanza contro la povertà in Italia si è impegnata per la promozione e l’introduzione di un adeguato strumento di politica sociale per il contrasto alla povertà assoluta. Sebbene nel confronto con la politica l’Alleanza abbia incontrato diverse resistenze, il suo percorso di affermazione del diritto di tutti ad una vita dignitosa è andato avanti registrando degli importanti risultati.

Un lungo percorso di avviamento. Il 14 ottobre 2014 a Roma l’Alleanza ha presentato il progetto del Reddito di inclusione sociale (Reis), una proposta concreta di intervento, redatta da un gruppo di esperti coordinati dal prof. Cristiano Gori dell’Università Cattolica di Milano. Il 18 maggio 2015 l’Alleanza contro la povertà ha incontrato il ministro Poletti e ribadisce «la richiesta al governo di assumere come centrale il tema della povertà assoluta, che riguarda sei milioni di nostri concittadini che sono al di sotto della soglia di povertà, e di dedicare impegno e risorse su questo problema in vista della prossima legge di stabilità» (cit. Gianni Bottalico).

L’Alleanza si attiva localmente. Nel frattempo, per rendere capillare l’azione di promozione e sensibilizzazione dell’Alleanza, le articolazioni regionali delle organizzazioni aderenti all’Alleanza hanno costituito localmente dei Tavoli regionali che hanno incontrato il consenso di numerose organizzazioni, riuscendo così a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul disagio di quote crescenti di popolazione che vive in condizione di povertà.

Nasce il Tavolo sardo dell’Alleanza. In Sardegna, dalla scorsa primavera, il Tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà in Italia ha permesso di intraprendere anche nell’isola un percorso di coinvolgimento delle istituzioni locali – già sensibili al tema – nell’attivazione di politiche a contrasto di questo fenomeno. Nei mesi scorsi, l’amministrazione regionale ha accolto le richieste del Tavolo di attivare un canale di interazione per la presentazione delle proposte dell’Alleanza. Si è aperto, quindi, un dialogo con la Giunta e con il Consiglio regionale, che ha permesso al Tavolo di illustrare le misure (Piano nazionale contro la povertà) e gli strumenti (Reis) elaborati dall’Alleanza per un intervento a contrasto alla povertà.

Primi segnali positivi dal Governo. Il 15 ottobre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità 2016. Il disegno di legge, che oggi è all’esame della Camera dei Deputati, prevede il finanziamento di forme di reddito minimo garantito con lo stanziamento di 600 milioni nel 2016, cifra che nel 2017 e 2018 sarà portata ad un miliardo annuo.  

La Sardegna prova a stare al passo. Per la sua specificità amministrativa, economica e sociale, la Sardegna ha saputo creare anni addietro un quadro di interventi che trova un riconoscimento normativo nella legge regionale n. 23 del 2005, con la quale si istituisce il Sistema Integrato di Servizi alla Persona. In particolare, all’articolo 33 – “Misure di contrasto della povertà e reddito di cittadinanza” – è prevista, ma non attuata, una forma di sostegno al reddito generalizzata quale misura di contrasto delle povertà, accompagnata da percorsi integrati di servizio coerenti con la logica che ha ispirato la proposta di Reis. Il 19 novembre scorso si sono conclusi i lavori della Sottocommissione della VI Commissione (Salute e politiche sociali) sull’esame della proposta di legge “Reddito di cittadinanza e contrasto della povertà. Fondo regionale per il reddito minimo di cittadinanza”. La proposta, che sarà esaminata dalla VI Commissione, è stata elaborata dalla Sottocommissione anche grazie al contributo del Tavolo sardo dell’Alleanza e prevede un piano sperimentale triennale che permetterà di andare incontro ai bisogni di circa 5000 famiglie sarde.

Uno strumento di politica sociale per il contrasto alla povertà assoluta. Il Reis è uno strumento di sostegno per tutti coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta ed è rivolto agli italiani e agli stranieri, questi ultimi residenti in Italia da almeno un anno. L’importo che viene erogato al nucleo familiare è la differenza tra la soglia di povertà e il reddito della famiglia. La soglia di reddito mensile al di sotto della quale viene erogato il contributo viene calcolata sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare. Sarà, quindi, pari a 400 euro per i nuclei familiari composti da una persona; pari a 400 euro moltiplicati per la corrispondente scala di equivalenza Isee per le famiglie con più componenti. Se il nucleo familiare paga un affitto per l’abitazione in cui vive, la soglia al di sotto della quale si ha diritto al contributo aumenterà del 75% dell’importo del canone di locazione pagato (fino ad una deduzione massima di 7000 Euro annui). Il contributo monetario non sarà, però, erogato da solo. Sono previsti dei servizi – sociali, socio-sanitari, socio-educativi o educativi – che rientrano nel progetto generale dei Reis che è quello di superare la semplice erogazione di contributi economici per aiutare gli individui a guadagnare col tempo una propria stabile autonomia. Con la frequentazione di percorsi formativi e/o di inclusione lavorativa, gli utenti ancora abili al lavoro avranno, quindi, delle opportunità per reinserirsi nel mercato del lavoro. Con il Reis si intende così creare un sistema integrato di Welfare che possa essere gestito a livello locale, grazie all’impegno condiviso di Comuni, Terzo Settore, servizi per formazione/impiego e altri soggetti. Il Reis dovrà consentire la piena attuazione del livello essenziale di politica sociale in grado di garantire un supporto a tutti gli individui che si trovano o si ritrovano in condizioni di povertà assoluta.

Prospettive e sfide future. Il percorso attivato in Sardegna grazie all’iniziativa del Tavolo Regionale dell’Alleanza ha consentito la messa in rete di risorse civili in grado di consentire una concreta sperimentazione progettuale della filosofia del REIS. La disponibilità mostrata dalla Regione verso un approccio condiviso potrà consentire, a parere dei promotori dell’Alleanza in Sardegna, l’avvio di una fase nuova delle politiche di intervento sulle povertà. L’Alleanza in Sardegna lancia la sfida di sviluppare una ulteriore fase del ragionamento, mirato a collegare in modo concreto le politiche sociali in favore dei poveri alle politiche di sviluppo economico che la Regione sta attivando anche attraverso il Piano Regionale di Sviluppo di recente adozione.

 

Hanno aderito al Tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà in Italia:

Acli della Sardegna, Cgil, Cisl, Uil, Azione Cattolica Italiana, Adiconsum, Associazione Banco Alimentare della Sardegna Onlus, ANCI Sardegna, ARCI, Caritas Sardegna, Carta di Zuri, Centro diurno Don Orione, CNCA, Confcooperative, Fish Sardegna Onlus, Forum del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Legautonomie, Salesiani per il sociale, Sardegna Solidale, Società di San Vincenzo De Paoli – Consiglio Centrale di Cagliari, U.N.I.T.A.L.S.I.

 

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