Cambiamento climatico e siccità

La prima parte dell’analisi sul cambiamento climatico, pubblicata il 5 giugno in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, si era concentrata su alluvioni e dissesto idrogeologico.

Oggi affrontiamo l’aspetto opposto, la siccità; il cambiamento climatico non implica infatti solo un eccesso di precipitazioni ma anche una carenza. La Sardegna ha il triste primato del numero massimo di giorni consecutivi senza pioggia nel 2022, ben 74, contro i 27 della media italiana. La Sicilia che segue la Sardegna registra “solo” 46 giorni consecutivi senza pioggia.

Una delle conseguenze della siccità è l’aumento della frequenza e dell’intensità degli incendi boschivi. L’ultimo dato disponibile risale al 2021 e ci dice che in Sardegna sono stati percorsi dal fuoco 10,7 km2 ogni 1000, un dato più che doppio rispetto al dato medio nazionale e inferiore solamente ai 18,7 km2 della Calabria e ai 23,2 km2 della Sicilia.
In maniera indiretta, questo indicatore ci sta dicendo che, a dispetto di condizioni climatiche più sfavorevoli, si è riusciti ad arginare in parte le conseguenze negative della siccità.

Per quanto riguarda la consapevolezza e la percezione dei residenti nelle singole regioni sul tema del cambiamento climatico, vediamo che sta crescendo in tutte le regioni la percentuale di persone che si definiscono “preoccupate”: in questo caso, la Sardegna si pone in linea con la media nazionale, con 7 persone su 10 che si dicono preoccupate. L’unica regione che registra un dato in calo è la Calabria dove 6 persone su 10 dicono di sentirsi preoccupate.

Curare il territorio e, soprattutto, preservare quello agricolo, è fondamentale.
Lo diventa ancora più importante in Sardegna, una regione che soffre di un progressivo spopolamento
e abbandono delle campagne (come mostra anche il ripetuto fenomeno del proliferare delle cavallette nelle aree agricole dell’entroterra).
ACLI TERRA, mettendo al centro il sostegno al mondo agricolo, svolge un’azione che permette il mantenimento della componente agricola nei territori, garantendone non solamente l’attività economica ma anche il patrimonio di valori sociali e culturali, nonché ambientali, legati al ruolo di presidio del territorio svolto dagli agricoltori. Comparto che oggi si ritrova a condurre la propria attività in un contesto fortemente compromesso dal cambiamento climatico e che necessita di un accompagnamento costante verso l’adozione di innovazioni e strategie che permettano di superare le criticità attuali.
ACLI TERRA offre anche supporto alla formazione del mondo agricolo, attività che assume un ruolo sempre più fondamentale.

Vania Statzu

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