Il vuoto a rendere fa bene all’ambiente. E i sardi lo sanno

È stato presentato ieri a Milano il report “Il ruolo centrale del deposito cauzionale nella circolarità dei materiali” redatto dalla campagna nazionale “A buon rendere” promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi per introdurre in Italia un sistema di deposito su cauzione, i cosiddetti “vuoto a rendere”, per gli imballaggi monouso per bevande.
Il “vuoto a rendere” è qualcosa di molto familiare alle persone cresciute nel secolo scorso, quando era la prassi riportare le bottiglie di vetro al barista o al bottegaio per vedersi restituita la cauzione.
Tuttavia, il deposito su cauzione non è il passato ma il futuro
perché la contestata bozza di regolamento sugli imballaggi, in discussione a Bruxelles, ne prevede la reintroduzione entro il 2029. Mentre le direttive devono essere adottate da ciascun Stato Membro che può apportare delle modifiche alle procedure di attuazione, i regolamenti entrano immediatamente in vigore in ogni Stato Membro introducendo procedure identiche in ciascun paese.
La campagna “A buon rendere”, nata un anno fa, ha rilevato un generale accordo verso l’introduzione di questo strumento di economia circolare: l’83% degli italiani intervistati a marzo 2022 si è dichiarato favorevole a (re)introdurre il deposito su cauzione.

Lo IARES (Istituto ACLI per la Ricerca e lo Sviluppo), assieme a SWG – azienda leader in Italia nel settore delle indagini demoscopiche, delle ricerche di mercato, degli studi di settore e degli osservatori – monitora da alcuni anni fenomeni sociali, aspettative, interessi e tendenze della società sarda. Attraverso l’indagine IARES-SWG, nel 2023 le ACLI regionali della Sardegna hanno voluto indagare cosa ne pensano i residenti in Sardegna dell’introduzione del deposito su cauzione come strumento di gestione ambientale. Ben 3 sardi su 4 sono favorevoli al “vuoto a rendere”: solo l’8% dimostra contrarietà nei confronti di un simile provvedimento e un 20% si dichiara né favorevole né contrario. Ad essere particolarmente favorevoli sono i residenti nella provincia di Nuoro (78% contro il 72% della media), i laureati (79%) e i lavoratori dipendenti (78%). Per quanto riguarda le scelte politiche, sono gli elettori che si identificano con uno degli estremi dell’arco costituzionale a promuovere questo provvedimento: l’84% degli elettori di sinistra e il 79% degli elettori di destra e centro destra approverebbero una scelta in tale direzione.
Ai rispondenti che si sono dichiarati favorevoli è stato chiesto di indicare la cifra che sarebbero disposti a pagare come cauzione: oltre un sardo su 4 sarebbe disposto a versare 10 centesimi per le bottiglie di vetro, plastica e le lattine. La maggior parte dei rispondenti preferirebbe una cifra al di sotto dei 15 centesimi, ma la media calcolata indica una disponibilità a pagare 13 centesimi per le lattine, 14 centesimi per le bottiglie di plastica e 15 centesimi per le bottiglie di vetro.

Ricordiamo che il deposito su cauzione permetterebbe di ridurre la quantità di bottiglie di vetro, plastica e lattine che vengono disperse ogni anno nell’ambiente: la campagna “A buon rendere” stima siano circa 7 miliardi ogni anno e molte di queste tonnellate di rifiuti finiscono oggi in mare. A questo proposito, vale la pena ricordare che oggi il Mare Mediterraneo è uno dei più colpiti dall’inquinamento da plastica. Oltre ai benefici ambientali, ci sarebbero anche quelli economici con un aumento dei tassi di riciclo e una riduzione del costo di raccolta e smaltimento a carico dei comuni e, di conseguenza, dei cittadini.

Vania Statzu

ATTENZIONE: È sempre possibile per enti, imprese e organizzazioni aderire alla campagna:
https://buonrendere.it/partecipa/

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