Le Acli contro la legge Calderoli

“L’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli anche nella sua visita in Sardegna, è una riforma che non si può fare senza risorse aggiuntive e se si fa con le stesse risorse non può che essere a svantaggio dei più deboli”.
Così Mauro Carta, presidente regionale delle Acli, esponendo la posizione dell’associazione. “E se può creare ulteriori disuguaglianza in un Paese che ne ha già tante non vediamo i vantaggi per la Sardegna di sostituire una specialità costituzionale con accordi ordinari tra Stato e regione, accordi che, come dimostra la storia degli ultimi 20 anni per la Sardegna, in particolare sulle infrastrutture, possono essere anche disattesi”.
“Per questo -continua Carta- invitiamo il presidente della Regione a tutelare il bene massimo dell’autonomia speciale senza aderire a un progetto solo sulla carta e che è stato bocciato sul piano della sua fattibilità economica anche dai tecnici del Senato. Siamo convinti che ci sia lo spazio perché lo statuto sardo possa essere applicato e migliorato lasciandolo nell’ambito di protezione costituzionale che non è mai stato un ostacolo al suo pieno incremento. Il nostro è un appello a chi rappresenta la Sardegna perché si faccia carico del sentimento di tutta l’isola e non solo di una parte. Nel contempo consideriamo importante dare il nostro sostegno a quei comitati che stamane hanno manifestato pubblicamente sotto il consiglio regionale il loro no al progetto del ministro Calderoli”.

Facebooktwitter