PerCorso di educazione alla pace

Da sempre le Acli si adoperano come operatori di pace. Questo vuol dire studiare per capire meglio il mondo, applicare tecniche per migliorare le relazioni umane ed evitare conflitti, sviluppare una coscienza critica su ciò che avviene nella propria realtà o a livello internazionale. “Quando Dio ha fatto l’uomo, ha detto di prendere la terra, di farla crescere, farla bella. Lo spirito della guerra è il contrario: distruggere, distruggere… Distruggere tutti. Uomini, donne, bambini, anziani, tutti ». Questa è la posizione del Papa e una chiara indicazione della strada da seguire. Le Acli regionali della Sardegna, in linea con la visione del Pontefice e col loro lavoro di sempre, hanno deciso di proporre un “PerCorso di educazione alla pace”.

L’iniziativa si articola in 4 momenti formativi e un concerto per la pace destinati a giovani, formatori, insegnanti, genitori e a tutti coloro che svolgono il ruolo di educatori, formalmente o informalmente. Lo scopo è quello di favorire la pace ed il rispetto altrui mediante il sostegno delle giovani generazioni e di chi svolge ruoli educativi. Attraverso questo percorso si intende fornire strumenti teorici e pratici per la cura della comunità, dell’ambiente e del mondo in generale, favorendo la gestione nonviolenta delle relazioni e l’accettazione della diversità in ogni sua forma.
Si partirà con una riflessione introduttiva e articolata sulla geopolitica e sulle molteplici cause dei conflitti attualmente in corso nel mondo, condotta dal giornalista Matteo Meloni.
Il percorso proseguirà con un laboratorio sulla gestione nonviolenta dei conflitti, affidato a Iole Madeddu, che permetterà ai partecipanti di sperimentare in maniera attiva e concreta le tecniche della nonviolenza. Attraverso questo workshop si intende promuovere l’uso di strumenti concreti sulla gestione positiva delle differenze e dei conflitti interpersonali.
Il terzo appuntamento, affidato a Daniele Novara e Marta Versiglia, sarà focalizzato sulle caratteristiche della violenza, sulla differenza tra violenza e conflitto, sulle tecniche volte a favorire lo sviluppo della competenza conflittuale. Infine verrà illustrato il metodo “Litigare bene”, ideato da Daniele Novara, fondatore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, come antidoto alla violenza.
Prima della fine del corso ci sarà un Concerto per la Pace, tenuto dal Coro Femminile del Teatro Lirico di Cagliari, diretto da Giovanni Andreoli.
Il quarto ed ultimo appuntamento, sarà dedicato al racconto dell’attuale e concreto esempio di azioni volte all’ affermazione della verità e giustizia sociale e portate avanti dal collettivo El periscopio. Si tratta di un’associazione civile formalmente costituita nel 2003 in Argentina da un nutrito gruppo di ex prigionieri politici detenuti, tra il 1974 ed il 1979, nel carcere di Coronda (Provincia di Santa Fe, Argentina). A rappresentarli saranno presenti Augusto Saro e Ana María Egüez, duedei 70 autori del libro “Grand Hotel Coronda”. Quei giovani che allora avevano tra i 16 ed i 35 anni, sono oggi veterani dell’ultima dittatura civile-militare, sopravvissuti al terrorismo di Stato che ha prevalso in Argentina tra il 1976 e il 1983.

Tutti gli incontri, eccetto il terzo di sabato 4 maggio, si svolgeranno presso la sede delle Acli regionali di via Roma 173 a Cagliari.

Per ogni informazione: info.creiacli@gmail.com 3312223238

Il corso è gratuito, per partecipare clicca qui.

I relatori degli incontri

Matteo Meloni. Giornalista, si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già addetto stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York. Da gennaio 2023 è Direttore Responsabile della rivista TocTocSardegna ed è docente di geopolitica per enti e istituzioni pubbliche e private. Ha curato dal 2019 al 2023 la rubrica “Notizia del giorno” per eastwest – rivista di geopolitica.

Iole Madeddu. Laureata in Scienze Politiche con una tesi dal titolo “La difesa popolare nonviolenta in Kosova/o”, esito ultimo di un intenso percorso di formazione e ricerca, inizia il suo impegno come attivista e formatrice nell’ambito della nonviolenza. Le scelte lavorative susseguitesi negli anni sono frutto di quella esperienza. La formazione, in ambiti differenti, diventa la sua attività prevalente e le offre l’occasione di verificare l’efficacia delle tecniche nonviolente applicate alla comunicazione e alla gestione dei conflitti nei gruppi. Il contesto internazionale, l’esplodere di nuovi/vecchi conflitti alle porte di casa, le crescenti tensioni sociali la spingono a riprendere l’impegno formativo, per alcuni anni interrotto, certa che, come affermava Gene Sharp, la semplice esortazione alla pace e alla nonviolenza non siano sufficienti ma che, per determinare il cambiamento, sia necessaria la dimostrazione dell’efficacia della nonviolenza.

Daniele Novara. Pedagogista, autore, counselor e formatore, nel 1989 ha fondato il Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP) di cui è tuttora direttore. Dirige inoltre gli studi di consulenza pedagogica CPP, riceve presso le sedi di Piacenza e Milano e, dal 2002, la rivista “Conflitti”. Dal 2004 è docente del Master in Formazione Interculturale presso l’Università Cattolica di Milano. Ha elaborato dispositivi, tecniche, metodi e concetti innovativi nati dalla pratica quotidiana del lavoro pedagogico, dell’apprendimento e della gestione dei conflitti e che formano il Metodo Daniele Novara.

Marta Versiglia. Formatrice CPP, pedagogista e counselor maieutico. Da anni segue la ricerca e l’applicazione del metodo Litigare Bene, ideato da Daniele Novara, e la formazione sul territorio. Fa parte del Comitato di redazione della rivista Conflitti e cura la rubrica “Tra le pieghe delle biografie”.

Collettivo El Periscopio. El Periscopio è un’associazione civile formalmente costituita nel 2003 in Argentina da un nutrito gruppo di ex prigionieri politici detenuti, tra il 1974 ed il 1979, nel carcere di Coronda (Provincia di Santa Fe, Argentina). Molti di essi sono tra i circa 70 autori di Grand Hotel Coronda. Allora, erano giovani militanti di movimenti popolari: operai, studenti, insegnanti, contadini, abitanti dei quartieri più umili, cristiani e agnostici, peronisti e appartenenti alla sinistra rivoluzionaria, ecc. La stragrande maggioranza di essi apparteneva a differenti organizzazioni politiche, in particolare, alle cosiddette “organizzazioni politico-militari”. Una generazione che, praticamente, non aveva ancora conosciuto la democrazia, nata e cresciuta sotto diverse e continue dittature. Quei giovani, tra i 16 ed i 35 anni, sono oggi veterani dell’ultima dittatura civile-militare, sopravvissuti al terrorismo di Stato che ha prevalso in Argentina tra il 1976 e il 1983.

Giovanni Andreoli. Originario di Brescia, Andreoli ha studiato pianoforte, composizione, flauto, percussioni, musica corale e direzione di coro. Ha iniziato molto giovane l’attività in teatro prima come maestro suggeritore e poi come maestro di sala e quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. Già maestro sostituto di importanti teatri italiani e festival lirici tra cui Rossini opera, festival di Pesaro, Maggio musicale fiorentino e festival Puccini di Torre del Lago, è stato maestro del coro in importanti istituzioni musicali italiani fra cui Rai di Milano, la Fenice, Carlo Felice di Genova, Arena di Verona. Durante la sua carriera ha collaborato con la Biennale musica di Venezia curando la preparazione di concerti di artisti come Noto e Clementi. È stato direttore artistico del teatro grande di Brescia, maestro del coro al teatro Carlo Felice di Genova, maestro titolare del coro al teatro nazionale Sao Carlos di Lisbona, maestro del coro alla fondazione arena di Verona.

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