Report annuale del progetto “Una rete per la speranza”

Da ormai diversi anni le Acli di Nuoro portano avanti, con Fondazione di Sardegna, il progetto “Una rete per la speranza “, il cui scopo è di proporre azioni per supportare concretamente la popolazione del territorio cittadino e provinciale.

Di anno in anno la proposta di intervento si è modulata alle necessità espresse dalle persone per rispondere, in concreto, ai bisogni delle fasce deboli in famiglia, anziani, malati, disoccupati e stranieri.

Sono stati progettati e forniti servizi gratuiti di informazione, promozione e supporto, costruendo una rete di sostegno tra le istituzioni e il terzo settore quando il bisogno complesso richiedeva un intervento integrato.

Tra il 2022 e 2023 sono state avviati gli sportelli di: orientamento alla scelta nei temi dei diritti delle fasce deboli, ascolto psicologico, alfabetizzazione digitale, primo intervento legale. Seminari itineranti sulle misure a contrasto della povertà, il corso di italiano base e il corso di alfabetizzazione digitale. Proseguendo il lavoro di monitoraggio e studio dell’Osservatorio della povertà.

Alcuni dati del progetto “Una rete per la speranza “:

  •  40 ore di formazione di gruppo, 20 ore di consulenza individuale per potenziare le competenze digitali in partnership con la Biblioteca Sebastiano Satta di Nuoro. Con 60 partecipanti tra i 50 e gli 80 anni che hanno familiarizzato con invio mail, spid, protezione dati, tutela a truffe elettroniche, consultazione documenti personali dai portali istituzionali di INPS, Agenzia delle Entrate e tanto altro.
  • 60 ore di supporto psicologico individuale e di coppia: 18 persone tra i 16 e i 65 anni accompagnate, sostenute e inviate a servizi specialistici in collaborazione con Centro di salute mentale, consultorio, centro per la famiglia, neuropsichiatria infantile, servizi sociali, servizi educativi, Caritas, Aspal, associazioni di volontariato.
  • In collaborazione con il Sistema di accoglienza del Comune di Nuoro e la Biblioteca Satta abbiamo proposto 14 ore di corso di italiano a persone di Ucraina, Marocco, Senegal, per potenziare le competenze dell’uso dell’italiano nella quotidianità: compilazione di moduli, pratiche burocratiche o semplicemente introducendole all’acquisto del biglietto del bus.
  • L’attività dell’Osservatorio della povertà ha fatto emergere situazioni e complessità che caratterizzano le dinamiche del fenomeno della povertà nella provincia di Nuoro nei due anni post pandemia.  Grazie ai dati raccolti nell’ambito delle attività associative, dei servizi di CAF e Patronato è stato possibile delineare un quadro preoccupante dello sviluppo e intensificazione di fragilità e mancato godimento di diritti fra le fasce più deboli della popolazione. A pagare il prezzo più alto sono le fasce dei giovani, lavoratori a termine, famiglie con minori, donne e immigrati che sono vittime di una sorta di povertà che può essere definita “ereditaria”, o intergenerazionale.

Non può essere trascurata l’entità crescente dei “nuovi poveri”, chi si trova per la prima volta in situazioni di indigenza.

Non bisogna poi dimenticare che le conseguenze della guerra in Ucraina risuonano nelle tasche di tutti, con ovvie conseguenze anche in termini economico-sociali: i prezzi di materie prime ed energia hanno subito un notevole rialzo ed hanno determinato un aumento del prezzo di alimenti e beni e servizi di base, costi che sono andati e vanno ad erodere ulteriormente la già scarsa capacità a far fronte alle proprie necessità da parte dei soggetti appartenenti alle fasce più deboli ma che creano un incontestabile disagio anche nelle fasce della popolazione meno problematiche.

Dal direttivo delle ACLI della provincia si leva la preoccupazione rispetto alle nuove riforme previste per contrastare le situazioni di indigenza, che non paiono dare risposte adeguate al fenomeno ma che anzi sembrano sbagliare l’approccio perché identificano l’attuale problema povertà come emergenza transitoria e non come fenomeno strutturale che richiede azioni profonde e a lungo termine.

Secondo il presidente Salvatore Floris “Il divario fra le fasce reddituali più elevate e quelle più basse che cresce in maniera esponenziale ogni anno è sintomo di una società dove disuguaglianza e ingiustizia la fanno da padrone, svilendo i valori democratici più profondi”.

Per approfondire le attività svolte all’interno del progetto “Una rete per la speranza” e per consultare i dati e i risultati delle indagini svolte dall’ Osservatorio della povertà è possibile consultare la pubblicazione delle ACLI della provincia di Nuoro qui

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