RESTANZA – Un’arma contro lo spopolamento

Il Presidente delle Acli regionali Mauro Carta ha partecipato ieri sabato 22 aprile al Convegno “RESTANZA – un’arma contro lo spopolamento” che si è tenuto a Ballao presso il Centro DoSA.

Organizzato da Chicco Frongia, sindaco di Ballao, e moderato da Piersandro Pillonca l’incontro ha visto intervenire vari esponenti politici regionali (i consiglieri di opposizione Maria Laura Orrù, Eugenio Lai, e Michele Ciusa), rappresentanti della società civile (Cristiano Erriu, Raffaele Paci, Bustianu Compostu tra gli altri) e molti amministratori locali di piccoli comuni (soprattutto sindache, tra queste Emanuela Guggeri, sindaca di Goni, Antonella Chessa, sindaca di Cheremule e Marianna Camedda, sindaca di Baradili che con 75 abitanti è il comune più piccolo della Sardegna).

Nel suo intervento Mauro Carta ha descritto la difficile situazione demografica generale della Sardegna, evidenziando tramite una precisa esposizione di dati, come già era capitato in altre occasioni, che ormai è tutta l’isola a soffrire di spopolamento e non più solo le subregioni interne.

Per questa ragione si può parlare di una “voragine demografica”: in base alle proiezioni mediane Istat la Sardegna avrà già nel 2030 100.000 abitanti in meno rispetto al 2020. Vari i dati interessanti presentati, tra questi anche il fatto che perfino l’immigrazione è diminuita negli ultimi anni; sempre meno persone vogliono venire a lavorare e vivere in Sardegna e anche questo aspetto è un problema sempre più rilevante.
Varie sono le possibili idee elaborate dalle Acli regionali proposte da Mauro Carta: “Bisogna lavorare per sviluppare politiche di contrasto alle disuguaglianze, predisporre strutture sociali e sanitarie per prepararsi all’invecchiamento della popolazione, ristrutturare il sistema sanitario locale (e non costruire nuovi ospedali), rafforzare le politiche di accoglienza imitando le buone pratiche di altre realtà mediterranee, lavorare su un sistema di incentivi e fiscalità di vantaggio per piccoli comuni, prestare attenzione all’emigrazione post-pandemia”.
Queste idee verranno presentate presto in forma estesa in concomitanza del prossimo numero di Mete-Rapporto annuale emigrazione, analisi redatta dal Centro regionale emigrazione immigrazione delle Acli della Sardegna.

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