Sardegna, Mediterraneo, Europa: nuovi processi di integrazione

CREI Acli Sardegna, in collaborazione con Associazione culturale Tiria Nora, Acli provinciali Cagliari, Fondazione Sardegna, Associazione Amal Sardegna- Marocco, Ipsia Acli e Regione Autonoma della Sardegna, presentano il seminario “Sardegna, Mediterraneo, Europa: nuovi processi in integrazione” tenutosi  a Cagliari il 28 luglio 2016, durante il quale sono stati presentati i dati sui trend dei flussi migratori, ricerca condotta dal dott. Mauro Carta.

L’incremento della componente straniera è avvenuto in termini significativi negli ultimi dodici anni con un alto trend di crescita.
Considerando i dati Istat dal 2004 al 2016 si nota che il dato riguardante gli stranieri in Sardegna è cresciuto di oltre il 330% mentre nello stesso periodo il tasso di crescita dei cittadini sardi  è stato soltanto dell’ 1%.

In base ai dati Istat, al 1 gennaio 2016, la Sardegna ospita 47.425 immigrati, ben il 2,8% sul totale della popolazione(1.658.138). Di questi il 56% sono femmine, mentre il 45,6% sono maschi.

Con un aumento di 613 unità rispetto all’anno precedente, Cagliari risulta essere la città col maggior numero di stranieri (7.754).
Seguono Olbia 5.869 (+201),  Sassari 3.784 (+330),  Quartu Sant’Elena 2.078 (+117),  Alghero 1.771 (+43), Arzachena 1.395 (+10) Nuoro 1.189 (+43).

Il 52,64% (24.969) degli immigrati è di origine europea, proveniente da paesi quali la Romania (13.550), Ucraina (2.304), Germania (1.358), Polonia (1.116), Francia (672), Albania (643), Regno Unito (638), Bosnia Erzegovina (580), Russia (576).

11.588 (24,43%) sono i cittadini provenienti dal continente africano, in particolare dal Marocco (4.390), Senegal (4.211), Nigeria (995), Tunisia (502).

Il 18,20% (8.620) sono di origine asiatica, prevalentemente dalla Cina (3.208), Filippine (1.806), Pakistan (1.121), Bangladesh (1.015), India (502).

2.178 (4,59%) provengono dal continenti americano, mentre solo 37 (0,08) dall’Oceania.

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