Volontariato e lavoro, nasce il Corpo europeo di solidarietà

Il Corpo europeo di solidarietà è la nuova iniziativa dell’Unione europea che offre ai giovani opportunità di lavoro o di volontariato, nel proprio paese o all’estero, nell’ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa. Le Acli Provinciali di Cagliari, da sempre sensibili ad iniziative come questa, stanno avviando la procedura di accreditamento, per essere autorizzate a realizzare progetti per conto del Corpo europeo.

Secondo il Rapporto Giovani 2016, oltre il 60% dei giovani italiani manifesta un vivo interesse ad impegnarsi sul fronte sociale e politico. Fare della solidarietà non è considerata solo una missione, ma anche un lavoro e l’orientamento è quello di svolgerlo andando oltre i confini del proprio Paese.

Il Servizio civile europeo è una realtà concreta per i cittadini tra i 18 e 30 anni d’età in cerca di un’occupazione o che vogliano offrire il proprio contributo per il bene della comunità. Accoglienza dei migranti, assistenza nei centri per richiedenti asilo, gestione delle crisi, assistenza sociale, prevenzione delle catastrofi naturali o ricostruzione a seguito di una calamità, istruzione e tutela ambientale: sono queste le attività di cui si occuperanno i partecipanti dalla prossima primavera. Si punta a coinvolgere 100 mila giovani entro il 2020.

Per prendere parte all’iniziativa, gli interessati  dovranno aderire al nuovo organismo istituito dalla Commissione UE  – il Corpo europeo di solidarietà – che darà loro l’opportunità di fare del volontariato o svolgere un tirocinio per un periodo compreso tra i 2 e i 12 mesi. Il Corpo europeo di solidarietà riunisce, inoltre, anche altri programmi già avviati, come ERASMUS + e lo SVE.

L’adesione passa attraverso una procedura di registrazione tramite l’apposito portale, al termine della quale si verrà contattati con la possibilità di essere inseriti in diversi progetti. È possibile entrare a far parte del Corpo a partire dai 17 anni di età, ma solo dal diciottesimo anno si potrà iniziare operativamente un progetto. Oltre ai cittadini dell’Ue, possono partecipare quelli di nazionalità turca, islandese, norvegese , macedone e del Liechtenstein. Due le figure previste: volontari e dipendenti (tirocinanti, apprendisti, impiegati). Ai primi verrà garantita la copertura delle spese di viaggio, vitto, alloggio e assicurazione, mentre ai secondi sarà offerto un contratto di lavoro secondo le regole dello Stato membro in cui si svolgerà l’attività.

Per Mauro Carta, Presidente delle Acli di Cagliari, “si tratta di un importante progetto per i giovani, che avranno la possibilità di fare un’esperienza internazionale e una preziosa opportunità per le associazioni, ong e comuni, per realizzare progetti di solidarietà e pubblica utilità”.

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